All'inaugurazione della mostra "Carlo Corsi nella
collezione Giordani" hanno partecipato un centinaio di visitatori, con ampia affluenza da Verona,
Brescia e Bologna. La mostra, tenutasi sabato 28 settembre al MAM di
Gazoldo degli Ippoliti (Mn), è la prima della nuova gestione del Museo d'Arte
Moderna dell'alto Mantovano, oggi in capo all’Amministrazione comunale.
La mostra è una proposta inconsueta che attraverso il linguaggio della
Pittura, racconta il rapporto umano ed il sodalizio artistico sorto tra un Collezionista ed il suo Pittore
prediletto.
Una doppia mostra: l'una tradizionale con l'esposizione antologica di Carlo Corsi.
L’altra digitale, con la proiezione delle immagini di quadri di altri pittori presenti nella collezione Giordani, oltre 750 opere di diversi autori, dal primo '600 agli anni '50,
Una grande raccolta che per la prima volta viene presentata al pubblico .
Una doppia mostra: l'una tradizionale con l'esposizione antologica di Carlo Corsi.
L’altra digitale, con la proiezione delle immagini di quadri di altri pittori presenti nella collezione Giordani, oltre 750 opere di diversi autori, dal primo '600 agli anni '50,
Una grande raccolta che per la prima volta viene presentata al pubblico .
Il curatore Renzo Margonari, ha sottolineato la rilevanza
culturale dell'esposizione, sia per l'importanza storica del Pittore, un
gigante della pittura della prima metà del '900, sia per l'unicità della
Collezione Giordani. Una raccolta così completa da consentire di documentare
per l'intero, tutta la vicenda espressiva del Pittore. Sono ben 66 le opere in catalogo che vanno dal 1898 al
1962.
Scrive Margonari: “Corsi
non è semplicemente un solitario, ma è anche un contrario. Tutta la sua
ricerca, infatti, è controcorrente, avulsa dal proprio contesto culturale,
sorvolato con inquietudini e anticipazioni”. Forse anche per queste ragioni, la
città di Bologna stenta a riconoscere il dovuto merito ad un suo
cittadino speciale.
La sterminata bibliografia, le innumerevoli esposizioni in Italia, tra le quali tutte le mostre della Secessione Romana, le molte Biennali di Venezia, le Quadriennali romane, oltra che all' estero da San Francisco, Bruxelles, Ginevra, a Monaco, testimoniano invece il ruolo primario di Carlo Corsi nella storia dell'Arte del '900.
La sterminata bibliografia, le innumerevoli esposizioni in Italia, tra le quali tutte le mostre della Secessione Romana, le molte Biennali di Venezia, le Quadriennali romane, oltra che all' estero da San Francisco, Bruxelles, Ginevra, a Monaco, testimoniano invece il ruolo primario di Carlo Corsi nella storia dell'Arte del '900.
Alla Città di Gazoldo degli Ippoliti e al suo Museo, va reso il
merito di avere saputo presentare una vera proposta culturale, allestendo una mostra di alto contenuto artistico e togliendo i veli ad una
grande collezione inedita.
La mostra chiude il 27 ottobre. Non cè solo Brerart.
>Qui il videocatalogo della mostra.
>Qui gli orari di apertura del Museo.
brerart
La mostra chiude il 27 ottobre. Non cè solo Brerart.
>Qui il videocatalogo della mostra.
>Qui gli orari di apertura del Museo.
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